Watch Dogs Legion – Recensione

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Con Watch Dogs: Legion, Ubisoft tenta la tripletta e ci catapulta nella Londra distopica del 2026, governata da società corporative pronte a tutto pur di controllare l’uomo e la sua libertà.

Sviluppatore / Publisher: Ubisoft Toronto / Ubisoft Prezzo: 64,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Cooperativo, dal 3 dicembre PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Uplay, Epic Games Store), PlayStation 4, Xbox One, Stadia; al lancio delle console su Xbox Series X | S e PlayStation 5

Guardata con un occhio superficiale, poco attento alle dinamiche odierne che spesso prendono piede nei discorsi politici e culturali, la Londra immaginata da Ubisoft potrebbe essere una delle tante capitali del mondo presenti sulla cartina geografica in un futuro nemmeno poi così tanto lontano.

Esplorando però con più attenzione i vicoli della città, apprendendo dinamiche e distopie di quell’ambiente urbano ricco di contraddizioni, emerge una reale critica a un sistema quasi dittatoriale, uno stato pronto a promuovere un controllo sociale ideologicamente distante ma mai, oggigiorno, così vicino.

DEDSEC è PRONTO A DIFENDERE LONDRA FINO ALLA FINE

Nel mondo virtuale di Watch Dogs: Legion scendono in campo ancora una volta gli attivisti del DedSec, collettivo di hacker pronti a tutto pur di preservare la libertà dell’individuo, anche quando all’orizzonte sembrano affacciarsi dei veri e propri autocrati, attenti più al proprio profitto che al benessere della popolazione londinese. È proprio durante il prologo, scena di interludio preliminare utile a riprendere familiarità con i controlli del gioco, che gli attivisti finiscono per scontrarsi con Zero Day, quello che sembra essere un altro gruppo rivoluzionario di hacker non proprio benevolo come il DedSec, anzi, convinto che per ristabilire l’ordine siano necessari dei momenti di grande crisi.

Watch Dogs Legion Recensione

Tanti i personaggi presenti, ognuno con delle caratteristiche particolari da offrire.

L’esplosione di alcune bombe nei luoghi nevralgici della città dà il via a una parabola discendente di sfortunati eventi, terreno perfetto in cui sorge la corporazione a stampo militare meglio nota come Albion, armata fino ai denti e pronta a soggiogare qualsiasi cellula di rivolta. A differenza però del passato, dove siamo stati abituati ad avere a che fare prima con Aiden Pearce, poi con Marcus Holloway, ora il DedSec presenta un collettivo composto da attivisti reclutabili per le strade di Londra con la stessa facilità con cui vengono raccolte le firme per un referendum sul sì alla pancetta nella carbonara.

RIPARTIRE DA ZERO

L’attentato di Zero Day a Londra ha smosso le acque del panorama socio-politico presente nella città, oltre a screditare enormemente la fama del DedSec, ora visto come un gruppo terroristico in piena regola. Per ristabilire l’ordine e, in qualche modo, ricreare il collettivo di un tempo, noi giocatori prenderemo il controllo di un primo attivista selezionabile tra una rosa piuttosto eterogenea di elementi (sì, c’è anche la bella vecchietta dei video promozionali), valutando inizialmente quale parametro potrebbe meglio adattarsi al proprio stile di gioco.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Concept davvero intrigante / Divertente da giocare a tutto tondo / Storyline con ottimi spunti ma…

Contro

  • …alcuni personaggi perdono un po’ di mordente / Peccato davvero per l’IA deficitaria.
8

Più che buono

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